La Processione del Venerdì Santo
La rappresentazione del dolore per la perdita di un figlio.
Il giorno che precede la Pasqua Cristiana, il Venerdì Santo, subito dopo la funzione della Passione del Signore che si celebra nella Chiesa Madre, la statua della Madonna Addolorata è portata in Processione per le vie del centro di Marsala accompagnata dal Clero, dalle confraternite, dalle autorità civili e militari e dai numerosi fedeli.
L’evento è organizzato dalla Confraternita Maria SS. Addolorata, la stessa che verso la fine del 1700 affidò la realizzazione della statua della Madonna a un sottufficiale abile nello scolpire il legno.
Il militare, di cui s’ignora in nome, realizzò il volto, le mani e i piedi in legno di cipresso, poi il Sacerdote Donato ne completò l'opera con la pittura, realizzando la tunica e il manto in cartapesta. Alla fine del 1800 si sentì pure l'esigenza di proteggere la preziosa statua con un manto di seta dai ricami in oro.
Non si conosce esattamente quando questo rito abbia avuto inizio nella nostra città. E’ una Processione meno spettacolare di quella del Giovedì Santo perché non ci sono attori che recitano e non s’indossano costumi caratteristici ma è la più sentita.
L’emozione dei cittadini e l’empatia per il dolore di una mamma che ha perso un figlio arrivano a un livello di coinvolgimento emotivo quasi tangibile, tanto che ogni partecipante, dalle più alte cariche della città alle persone più comuni pare quasi piangere all’unisono con la madre addolorata. Ogni anno la presenza di un grande numero di persone richiamate da un antico sentimento dimostra l’importanza di questo evento.